
Miniatura del Vita Mathildis. (Codex Vat. Lat. 4922, fol. 49r).
Matilde è raffigurata seduta. Alla sua destra, Donizone, alla sinistra si è teorizzato che si trovi Arduino della Palude.
Episodio storico
La Storia alla periferia dell'impero
Nel maggio del 1111, Quattro Castella fu testimone di un evento storico di grande portata: Enrico V di Franconia, di ritorno dalla sua incoronazione ad imperatore ricevuta a Roma da Papa Pasquale Il, si fermò tre giorni ai piedi del castello di Bianello per incontrare Matilde di Canossa.
Al termine della visita, che pose fine alla guerra tra Matilde e la Casa imperiale stabilendo definitivi accordi di pace, l'Imperatore la nominò Vicaria Imperiale in Italia.
L'episodio di Bianello è narrato nel Vita Mathildis da Donizone, monaco di Sant'Apollonio di Canossa, biografo di Matilde di Canossa e della sua Casata. Oggi, nello stesso luogo dove Enrico V montò il campo tendato del suo esercito, si celebra ogni fine maggio il Corteo Matildico, che rievoca questo momento che ha finalmente permesso a Matilde di Canossa di diventare una donna di Pace.
La manifestazione, che si svolge l'ultimo fine settimana di maggio, rievoca un momento cruciale del Medioevo italiano: la solenne "reinfeudazione" di Matilde di Canossa per mano dell'imperatore Enrico V, avvenuta ai piedi del Castello di Bianello tra il 6 e l'11 maggio dell'anno 1111.
Questo straordinario evento storico rappresenta il rito attraverso il quale Matilde riconquistò i diritti feudali che le erano stati brutalmente revocati con il Bando di Lucca nel luglio 1080, quando fu accusata di "lesa maestà" da Enrico IV di Franconia.
In un affascinante intreccio di destini, l'imperatore Enrico V era proprio il figlio di quell'Enrico IV che, trent'anni prima, aveva ottenuto il perdono papale a Canossa grazie alla mediazione della stessa Matilde. Donizone di Canossa, biografo della Grancontessa e testimone oculare degli eventi, racconta che l'imperatore, di ritorno da Roma, raggiunse il castello di Bianello e incoronò Matilde con il prestigioso titolo di "Vice regina d'Italia" e vicaria imperiale – un gesto politico che avrebbe aperto la strada al fondamentale concordato di Worms.
