Sabato 23 marzo, nell’ambito della fiera “Armi & Bagagli” di Piacenza, il Comitato Matildico presenterà in anteprima il cortometraggio realizzato per promuovere l’episodio che sarà messo in scena durante l’edizione 2025 del Corteo Matildico.
Il cortometraggio, diretto da Francesco Mantovani, membro del comitato e responsabile della comunicazione, anticipa lo spettacolo teatrale “Memorie di Monte Zane”, frutto della creatività del Comitato Matildico con sceneggiatura firmata da Maria Antonietta Centoducati, Danilo Morini e Andrea Zigani.
La narrazione si sviluppa attraverso i ricordi di una Matilde ormai anziana e si articola in due momenti storici fondamentali: il dialogo di Monte Zane e la battaglia di Volta Mantovana. Il primo, con la regia di Maria Antonietta Centoducati, è ispirato a un evento realmente accaduto nel 1077, quando sul colle di Quattro Castella si svolse un incontro cruciale tra Matilde di Canossa, l’Abate di Cluny ed Enrico IV, nel tentativo di trovare una soluzione al conflitto con papa Gregorio VII. Questo incontro si rivelò determinante per il successivo e celebre “perdono di Canossa”. Il secondo momento storico, con la regia della parte bellica affidata ad Andrea Zigani, ricostruisce la disfatta di Volta Mantovana, battaglia realmente combattuta che vide Matilde sconfitta dalle forze imperiali di Enrico IV.
Nel cortometraggio, come poi nella rappresentazione dal vivo durante il Corteo, i protagonisti sono interpretati da Giulia Repetto nel ruolo di Matilde di Canossa, Valerio Angelucci nei panni di Enrico IV e Angelo Burani come Abate di Cluny.
Le riprese hanno visto la partecipazione di numerosi gruppi di rievocazione storica che hanno arricchito le scene con la loro presenza e competenza: Milites Templis Ticinensis, Confraternita del Lupo, Compagnia del Lupo, Lux Victrix, Lega della Rosa e Compagnia Mons Jovis.
L’appuntamento di Piacenza rappresenta dunque un’importante occasione per scoprire in anteprima i contenuti e l’atmosfera del prossimo Corteo Matildico, un evento che, anno dopo anno, continua a far rivivere la storia medievale del nostro territorio attraverso accurati allestimenti e appassionate interpretazioni.
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